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Le Origini
Tra
le ipotesi della sua origine sembra avvalorata quella, fondata su ragioni
storiche, su antiche sculture e pitture, che la vede come razza autoctona
o quanto meno esistente da tempo immemorabile. La Chianina è conosciuta
ed apprezzata fin dall' antichità: gli Etruschi e i Romani usavano animali
dal candido manto nei cortei trionfali e per i loro sacrifici agli Dei,
dei bovini bianchi e grandi che probabilmente furono i progenitori degli
attuali bovini della Valdichiana. Ancora, secondo alcuni studiosi, la
testa di toro scolpita sopra un' ara romana del I sec. d.C. , rinvenuta
nei pressi di Asciano (Comune confinante con la Valdichiana), e il toro
italico che figura nel rame manufatto nel Lazio ai primi del sec. IV a.C.
sono due riproduzioni di un animale che per le sue caratteristiche morfologiche
è molto somigliante al "chianino".
Interessante notare che alcune acconciature
degli animali "aggiogati" agli aratri o ai carri, come l' intrecciatura
a fiocchi posta sulla fronte dei bovini, presenti su sculture etrusche
e romane, sono in uso ancora oggi in Toscana e nelle Marche.
L'uomo ha
dimostrato da sempre una spiccata ammirazione per questa razza, per la
sua bellezza e vivacità di temperamento, per la sua attitudine al lavoro
e qualità della carne. E' un animale facilmente riconoscibile per il suo
manto porcellanato e per le sue dimensioni straordinarie: è il bovino
più grande del mondo, il toro chianino "Donetto", della Fattoria di San Polo,
all'età di otto anni raggiunse i 1.780 Kg! Nel secolo scorso, dopo il
completamento della bonifica della Valdichiana, l' allevamento della "Chianina"
ebbe un notevole sviluppo e diffusione, tanto da divenire una delle razze
più pregiate d' Italia.
Nello stesso periodo fu avviato un importante
lavoro di selezione morfologica a cura dell' Istituto di zootecnia dell'
Università di Firenze, divenuta oggi selezione geno-morfo-funzionale e
curata dall' Associazione Allevatori Bovini Italiani dI Carne, allo scopo
di migliorare l'attitudine alla carne dell'animale. Questa razza insieme
alla Podolica, alla Maremmana, alla Marchigiana e alla Romagnola è tutelata
dal marchio "5R", marchio di qualità gestito dal Consorzio produttori
Carne Bovina pregiata delle razze italiane (C.C.B.I.), di cui al Decreto
del Ministero dell' Agricoltura e Foreste del 5.07.84. Il Consorzio ha
istituito, per la tutela di tre razze presenti nell' Italia centrale,
la Chianina, la Marchigiana e la Romagnola, il disciplinare di produzione
dell' Indicazione Geografica Protetta "Vitellone bianco dell' Appennino
centrale", ai sensi del regolamento Comunitario 2081/92.
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